La mia Estis
Un dì arrivai finalmente ad Estis e compresi...
era lì che nascevano le mie fantasie, era lì che riuscivo a trasformarle in immagini, come il poeta compone i suoi versi, come il narratore prepara la sua prosa, come il pittore colora la sua tela, era lì che trovavo rifugio... nella mia Estis
era lì che nascevano le mie fantasie, era lì che riuscivo a trasformarle in immagini, come il poeta compone i suoi versi, come il narratore prepara la sua prosa, come il pittore colora la sua tela, era lì che trovavo rifugio... nella mia Estis
venerdì 23 maggio 2008
De la magnifica follia
Passeggiando nel web ho trovato questa pagina e me la son gustata...
Intendiamoci allora che cosa, per ognuno vuol dire follia. Pensate pure come a voi vi pare, perché io de la follia, mi ci voglio proprio ubriacare. Tanto perché non vi sia dubbio di cosa io voglia dire de la follia. E' pur certo che per scuola di pensiero si userà questo termine per dirla in molti modi; si dice per esempio -Viaggiava ad una velocità folle-. Per me quello non era un folle, ma semplicemente un irresponsabile. -Ha ucciso in uno stato di follia-; ma per me non era un folle, ma vi è più uno con na coscienza povera. La follia ch'io intendo e che perciò adoro, è la follia dei Santi, dei Registi, de li scrittori e di tutti li artisti, dei gran dottori, dei musicisti e professori, dei gran lavoratori, delle casalinghe, de li adorabili bambini e di tutta la brava gente, che sa vivere a questo mondo perché nello stato di follia trova la forza de andare avanti ed essere per questo dei grandi. Per me stesso, perché quando vado in piscina, mi faccio ancora lo salto all'indietro, tanto per essere ne lo segno dell'acquario (classe di ferro 9/2/1945), ma anche per quando vado a ballare, portando con me i miei allievi e anziché essere impasticcato me ce ubriaco de follia e per questo non ne sono mai stanco; ma anche quando sono più serio e tengo in studio le lezioni e pure per i seminari fatti in gruppo, e pure quando per internet faccio scorrere le mie idee. Se l'umano ne assaporasse la forza e la bellezza non avrebbe per questo il bisogno dell'alcool e della coca, ma neppure del Viagra, perché avresti la carica anche senza ormoni; pur per quando sono verdi le stagioni, ti basterà parlare chiaro, entrare ne lo stato de follia e te scatenerà, state certi, tutte le fantasie e vincerete così ogni forma de la terribile apatia.
Se volete dare una lettura trovate la pagina qui: http://www.centropsycoarmonia.org/art/art7.htm
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4 commenti:
ciao Estis, passata per un saluto
Fantsia e follia non autodistruzione.
Bello questo passo che hai postato.
ciao Esis, tutto bene? spero di si, un bacione e a presto
interessante
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